Testo di riferimento: Bibliografia Generale della Scherma del Cav. Jacopo Gelli. Firenze. Tipografia Editrice di L. Niccolai. 1890.

L’accademia di Bruxelles

Il Belgio, al pari della Francia e dell’Italia, può vantarsi di un passato schermistico assai brillante, e di un presente invidiabile, stante la passione straordinaria con la quale è studiata la scherma nei suoi più che 50 circoli e sale principali.
Bruxelles, pure, aveva un’Accademia d’armi, che ebbe origine da una scuola fondatavi dagli Spagnuoli durante il loro dominio nei Paesi-Bassi. Questa scuola conservò la propria importanza per gli assalti pubblici, che erano richiesti per ottenere un diploma di maestro sia in Spagna, sia per l’Inghilterra, regnante Elisabetta.

I premi di questi tornei consistevano in ricche armi, consegnate con solennità ai vincitori nel Palazzo del Re (1), tutt’ora esistente sulla Grand-Place di Bruxelles.

La Confraternita

A Gand, invece, esisteva una delle tante società o gildes, unite tra di loro o da semplici legami di buona fratellanza, o per mezzo di carte o lettere di patente, che ne limitavano il numero e ne garantivano privilegi onorifici; società soppresse durante la Rivoluzione francese.
Quella celeberrima di Gand, però, sopravvisse a tutte le altre, sotto la denominazione Confrérie Royale et Chevalière de Saint-Michel (2), fondata, sul principio del XVII secolo, per cura di pochi nobili e borghesi, amanti delle armi. Nel 1603 a questa associazione fu decretato un collare d’onore (3) (che il sindaco della Confraternita portava nelle occasioni solenni), per essersi distinta all’assedio di Ostenda. Nel 1613, sotto gli Arciduchi, ebbe il titolo di Reale e cavalleresca.
Dopo quest’epoca, il numero degli ascritti fu ridotto a cento si finì per non ammettervi più che i regnanti e i rappresentanti della più alta nobiltà dei Paesi Bassi.

La Rivoluzione distrusse gli archivi della Confraternita di San Michele, e l’istituzione finì per trasformarsi in un circolo di scherma, del quale il duca di Wellington fu membro (4). La rapìere aveva ceduto il posto alla spada corta!
Sotto la presidenza d’onore del barone d’Hoogvorst e per opera precipua di A. Fierlants nel 1884 sorgeva a Bruxelles un nuovo circolo di scherma. L’attività del presidente Fierlants e della direzione tecnica e amministrativa, ha messo la nuova istituzione alla testa del risorgimento schermistico del Belgio. Ad Anversa un nuovo circolo, presieduto da Vanden Abeele, non è inferiore a quello di Bruxelles tanto per numero di soci quanto per valore tecnico.

La situazione all’inizio del secolo scorso

Molte altre società, moltissimi circoli e numerose sale di scherma vivono con successo nelle principali città del Belgio. La scherma della scuola francese vi è studiata con passione, incoraggiata dal Governo, apprezzata dal pubblico. E’ con piacere, quindi, che si constata essere il Belgio la nazione d’Europa nella quale la nobile arte delle armi è più in onore. Il trattato del Desmedt (Bruxelles – Monnom, 1888), è il primo documento di questo risveglio.

Note

1L’escrime et les escrimeurs – Egerton Castle – traduit par A. Fierlants.
2. Da non confondersi con Les chevaliers de St. Michel di Francia, creati da Luigi XI nel 1469. 3. I collare era formato dalle lettere iniziali intrecciate di Alberto e Isabella d’Austria.
4. La Confrérie Royale et Chevalière de Saint-Michel, sotto il motto: N’évite pas, jamais ne cherche, ha i suoi locali a Gand, rue Saint-Jean, 1, di fianco alla Chiesa.
Il consiglio di amministrazione della società si compone:
MM. Van Loo, Charles, Generale Decano-capo;
Michiels Victor, decano;
Speelmant; Leirens; Feirick; Michiels H.; de Brie; Vandenduyts; de Beer; Story; de la Faille commissari.