Jari Lanzoni, Autore

Che cos’è un Gioco di Ruolo?

Se state giocando significa che qualcuno ve lo ha già spiegato. Questo qualcuno è quasi certamente il Narratore della vostra Storia quindi va a lui l’onere delle spiegazioni più complesse. In un Gioco di Ruolo esistono due figure: il Narratore e i Giocatori. Il primo gestisce la storia e le Comparse, ossia tutti i Personaggi non controllati dai Giocatori. I Giocatori invece gestiscono solo il proprio Personaggio e ne determinano tutte le scelte. Il Narratore è sostanzialmente quello che si fa il mazzo per far divertire i Giocatori. E in genere ci riesce. Ogni Narratore accompagna i suoi Giocatori in mondi immaginari, le Ambientazioni, con tutto quello che ne consegue.

Introduzione ai Giochi di Ruolo

Tratta da Il Mondo di Eymerich, prima ed.

Il Mondo di Eymerich non è solo una guida all’ambientazione o alle vicissitudini del crudele Inquisitore Domenicano, ma è anche un gioco di ruolo, un modo per trasformarsi da Lettori in Giocatori. Il Lettore segue la narrazione di un’avventura creata da uno scrittore, il Giocatore entra nella stessa narrazione, le segue in prima persona, la altera, la sconvolge per raggiungere i propri scopi.
Il gioco di ruolo è un gioco d’immaginazione che si svolge come una recita a canovaccio, con una persona denominata Magister che conduce il gioco dopo averne deciso la trama principale per i Giocatori che vi saranno coinvolti. Ogni Giocatore controllerà un proprio Personaggio, ossia una sua rappresentazione, questi potrà essere del tutto uguale a lui, oppure il suo opposto. Quando il Personaggio si rivolgerà ad altri Personaggi, gestiti da Giocatori o dal Magister (detti Comparse), sarà il Giocatore a parlare in prima persona sostenendo la conversazione come una vera interpretazione orale. Spiegherà, discuterà, convincerà o litigherà con la propria voce. I suoi modi saranno eleganti o brutali come quelli del Personaggio che ha scelto di interpretare. L’importante è ricordarsi che il Giocatore non è il Personaggio e viceversa. Questo significa che qualsiasi disputa o legame negativo si stabilisca tra i Personaggio, non deve ricadere sui Giocatori. Sarebbe imbarazzante litigare con il proprio migliore amico perché i rispettivi Personaggi si sono presi a coltellate per una sacca di monete o una porzione di carne salata.

Il gioco di ruolo è un intrattenimento di tipo intellettivo, di puro divertimento ludico, è quindi consigliabile considerarlo solo così. Se il Giocatore deciderà che il suo Personaggio deve “agire” scalano un muro, saltando da una macchina in corsa o affrontando un avversario a colpi di spada, egli dovrà solo dichiararlo verbalmente al Magister ed il Personaggio lo farà. Non c’è alcuna azione fisica che i giocatori compiono durante il gioco, tranne lanciare i dadi, sbocconcellare cibo o tentare di sbirciare gli appunti del Magister.

Il compito del Magister è fondamentalmente quello di far divertire i propri Giocatori, introducendoli in un’avventura ricca di colpi di scena. Per tutta la durata del gioco egli interpreterà tutti i personaggi dell’epoca e del luogo in cui le vicende si svolgono. Sarà la commessa graziosa da cui un Personaggio comprerà libri di cucina, la procace prostituta a cui chiederà informazioni, il poliziotto grasso che lo ferma per un controllo o una spia che lo osserva nell’ombra. Gli unici Personaggi sulle cui scelte non può influire, salvo situazioni particolari, sono quelli gestiti dai Giocatori. Descriverà ai personaggi i luoghi dove essi si trovano, le situazioni ed il comportamento di qualsiasi altro Personaggio sulla scena.

Il Magister è anche colui che ha inventato uno storia, dettagliata o appena abbozzata che sia, ne ha raccontato un breve ma stuzzicante introduzioni ai Giocatori ed infine vi inserisce i Personaggi. E’ importante che il Magister non costringa i Personaggi a seguire rigidamente un suo schema mentale, e che la sua avventura non sia una serie di tappe forzate prive di alternativa. I Personaggi sono dotati di libero arbitrio e possono decidere di fare quello che vogliono, nei limiti del buon senso. Il Magister può intervenire sulle scelte del Giocatore solo quando queste sono incoerenti con il tipo di Personaggio scelto.

Il gioco di ruolo è un prodotto d’intelletto puramente ludico. Tutti i riferimenti a conflitti religiosi, razzismo, violenza o guerra sono funzionali all’ambientazione e non alla loro esaltazione

Ogni Gioco di ruolo si svolge in un preciso “Luogo” non fisico, ma immaginato, sia esso una fase storica o un mondo fantastico, detto Ambientazione. Il gioco de Il Mondo di Eymerich è incentrato sull’Europa del 1399 secolo, ove operò L’Inquisitore Nicholas Eymerich, e quella che segue è la storia di questo mondo immaginario dove si svolgeranno le gesta dei Personaggi creati.